giovedì 29 novembre 2012

COSA SONO GLI OGM


Gli OGM sono organismi geneticamente modificati, ovvero organismi che possiedono un patrimonio genetico modificato tramite tecniche di ingegneria genetica attraverso l'introduzione di una o più copie di geni provenienti da un organismo di una specie diversa o ulteriori copie di un gene già presenti nella stessa specie.

Non sono OGM, invece, tutti quegli organismi il cui patrimonio genetico viene modificato a seguito di processi spontanei  o indotti dall'uomo tramite altre tecniche come per esempio radiazioni ionizzanti, mutageni chimici, fusione cellulare tra organismi che sono già in grado di scambiare materiale genetico attraverso metodi tradizionali o mutagenesi.

In molti si chiedono quale sia il vantaggio dell’utilizzo dei prodotti GM e soprattutto se siano totalmente innocui o se, al contrario, possano causare problemi. Tali domande nascono dalla paura che le persone nutrono nei confronti degli alimenti trattati e molto spesso ciò è associato alla scarsa conoscenza che si ha delle biotecnologie agroalimentari. Ad oggi alcuni risultati si sono rivelati soddisfacenti, altri lo sono stati meno. Molti quesiti sono ancora aperti in quanto si tratta di tecniche che hanno bisogno di tempo per svilupparsi al meglio e soprattutto sono necessari ulteriori studi per essere certi dell’efficienza e della totale sicurezza dei prodotti. Quello che sappiamo è che la scienza continua a migliorarsi e che tante risposte ci verranno date in futuro.




COME VENGONO PRODOTTE LE PIANTAGIONI GM


Le colture geneticamente modificate vengono prodotte tramite alcune tecniche principali: mediante la fusione cellulare o ibridazione per creare nuove cellule che presentano nuovo materiale genetico al loro interno; attraverso l’agrobacterium tumefaciens il quale induce tumori benigni nelle piante mediante i geni presenti nei plasmidi (molecole circolari di DNA extracromosomico in grado di auto replicarsi) che producono ormoni; o per mezzo della biolistica utilizzando tecniche che comportano l'introduzione diretta in un organismo di materiale ereditabile preparato al suo esterno (tra cui la macroiniezione e il microincapsulamento) ossia con il bombardamento di palline di tungsteno ricoperto da DNA il quale va a modificare il genoma della piantagione. Attraverso questi metodi si possono introdurre diversi caratteri come la resistenza a insetti, erbicidi, virus, funghi, batteri e stress ambientali quali siccità o salinità, ma anche caratteri che vanno a migliorare le qualità nutritive e il gusto dei cibi. 




PRINCIPALI COLTURE GM

Le principali colture GM prodotte sono la soia, il mais, il cotone e la colza, mentre altri prodotti presenti in minor quantità sono le patate, i pomodori, il tabacco e la papaia.

Nel mondo intero vi sono oltre 114 milioni di ettari di piante geneticamente modificate e sono presenti in particolare negli Stati Uniti, in Canada, in Argentina, in India, in Cina, e in Sud Africa. In Europa, invece, le piantagioni GM si trovano in Francia, Spagna, Portogallo, Polonia, Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania, dove è permesso coltivarle, mentre in altre (Austria e Grecia) sono vietate. Ancora diversa è la situazione in Italia, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Finlandia, Ungheria e Slovenia, dove la legge proibisce la coltivazione di piante OGM ma non la loro importazione. 






POSSIBILI RISCHI E BENEFICI DEGLI OGM



I possibili rischi ambientali per quanto riguarda le piantagioni geneticamente modificate, comprendono lo sviluppo della resistenza delle piantagioni, danni a insetti utili, la deriva genetica (ovvero il trasferimento dell’informazione genetica tra specie simili) e la riduzione della biodiversità in quanto si avrebbe la tendenza futura alla diffusione delle monocolture. Per quanto riguarda la salute umana finora non si sono mai manifestati episodi di tossicità, né di differenze a livello nutrizionale dei prodotti GM rispetto ai prodotti tradizionali, né di trasferimento orizzontale di geni. Potrebbero esistere dei possibili rischi di allergie, ma finora non sono mai stati riscontrati nemmeno nei Paesi in cui questi prodotti, a cui è stato modificato il genoma, vengono consumati da anni come per esempio gli Stati Uniti. I possibili benefici ambientali riguardano invece un minor utilizzo di erbicidi e insetticidi e minor erosione del suolo, mentre per quanto riguarda l’alimentazione umana, il principale obiettivo è quello di creare cibi più economici, più sani e più nutrienti come piante con amminoacidi essenziali, pomodori viola antiossidanti, patate con più proteine, grassi insaturi nei vegetali, manioca senza cianuro e patate che producono anticorpi. 


venerdì 23 novembre 2012

STUDIO DI SERALINI


Il 19 settembre 2012 è stato pubblicato uno studio francese sulla tossicità degli Ogm che, almeno inizialmente, destò molto scalpore e preoccupazione. Questo esperimento fu condotto da Gilles Èric Séralini e dalla sua equipe nell’arco di 6 anni, senza interruzioni e con molti accorgimenti verso l’esterno, come e-mail criptate, non-utilizzo del telefono e un rapporto civetta, per preservare l’integrità della ricerca ed evitare che le lobby pro-Ogm ne condizionassero i risultati. L’esito è stato sconcertante: i ratti alimentati con un particolare tipo di mais transgenico, il mais NK 603, prodotto dalla Monsanto per resistere all’erbicida Roundup, sviluppavano più frequentemente tumori (da due a cinque volte di più) rispetto ai topi nutriti con mais non Ogm. Ciò che a prima vista può sembrare un passo in avanti nella ricerca, nasconde molti punti oscuri e dubbi. Ha destato sospetti il fatto che la pubblicazione sia avvenuta prima di aver sottoposto l’indagine al controllo di altri scienziati, quasi come se fosse più importante lo scoop in sé piuttosto che la convalida dei dati raccolti. Vi è poi una discussione sul tipo di ratti utilizzati: questi topi hanno una vita media di circa due anni e nell’arco della loro esistenza sono inclini ad ammalarsi indipendentemente dal trattamento riservato loro perciò secondo il parere dell’EFSA su tutti, l’utilizzo di queste cavie è ingannevole. Non convincono neppure la non-definizione degli obiettivi, la non-adeguatezza del protocollo sperimentale per studiare i problemi lungo l’intera esistenza dei roditori, il non-documentare e evidenziare il problema che si voleva esaminare. Ora si attende una risposta dall’associazione per la sicurezza alimentare europea, in quanto si deve stabilire se formulare un nuovo esperimento  simile e più corretto di quello dei francesi, per capire se davvero ci possano essere dei rischi o se i risultati di Séralini siano dovuti al metodo, specie di ratti e tempistica utilizzati per lo studio; oppure se evitare di riproporre l’esperimento dato che quello francese non ha soddisfatto standard scientifici accettabili e che quindi non ci sia bisogno di ulteriori indagini in quanto si esclude totalmente la possibilità di rischio. In ogni caso, non c’è analisi più a lungo termine dei 2000 miliardi di alimenti GM assunti nell’arco di 15 anni in particolare in America, senza che venissero mai riscontrate malattie.






LINK UTILI:


Criigen (gruppo di Seralini):
 http://www.criigen.org/SiteFr//index.php?option=com_content&task=view&id=402&Itemid=128

Video (come si valutano rischi per alimenti e mangimi): 
 http://www.youtube.com/watch?v=JjNUjMsiCfM&feature=plcp

Domande frequenti sulla valutazione dello studio: 
http://www.efsa.europa.eu/it/faqs/faqseralini.htm?wtrl=01

Prima valutazione studio Seralini :
 http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/121004.htm?wtrl=01

Seconda valutazione studio Seralini:

Valutazione conclusiva studio Seralini:
http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/121128.htm

Prima richiesta di chiarimenti per Seralini: http://www.efsa.europa.eu/en/edinterviews/docs/corporateSeralini121004.pdf

Seconda richiesta di chiarimenti per Seralini:
 http://www.efsa.europa.eu/en/edinterviews/docs/corporateSeralini121018.pdf

ALTROCONSUMO:
 http://www.altroconsumo.it/salute/sicurezza-alimentare/news/mais-ogm-per-lefsa-non-e-cancerogeno

UNOMATTINA:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5d568ae3-054d-4596-878d-09f1c272c6f5.html#p=0

Valutazione conclusiva dell'EFSA sul lavoro di Seralini:
http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/121128.htm
http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/2986.htm


   


giovedì 22 novembre 2012

PARERE DI UN ESPERTO

“Il metodo scientifico è sempre più lontano dalla società perché lo scienziato è incapace di trasmettere con correttezza le sue conoscenze” afferma MarioPezzotti, docente di genetica agraria all’ Università di Verona, evidenziando l’importanza di comunicare attraverso termini sociali e non solo specialistici. Ciò che crea problemi è il sistema di controllo, in quanto solo pochi e grandi gruppi possono definire la salubrità di un prodotto GM a causa dell’ingente somma necessaria per portare avanti gli esperimenti e per immetterlo sul mercato (centinaia di milioni di euro). Bisogna continuare a operare nel settore della produzione e lavorare seriamente per la scienza. Ci sono persone che si fidano, esercitano per essa e accettano il giudizio dello scienziato: finora, per quanto riguarda gli OGM, non ci sono mai stati problemi per la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente, ma occorre osservare con molta profondità ogni dettaglio perché se fosse vero il contrario si dovrebbero prendere provvedimenti immediati. La scienza ha l’obbligo di produrre una conoscenza corretta, anche se non si può dimenticare l’incertezza dello scienziato, sempre pronto a ricredersi con l’evolversi della ricerca. Se poi le persone preferiscono non assumere questi alimenti perché trovano angosciante che ne venga modificato il DNA o hanno paura che possa accadere qualcosa al proprio organismo, si tratta di una posizione fideistica o comunque personale e quindi indiscutibile.
Riferendosi in particolare allo studio di Séralini, sottolinea il fatto che i pari non sono stati in grado di revisionare il manoscritto come avrebbe dovuto fare in modo da evidenziare tutte le criticità che sono state sollevate poi da molti scienziati a pubblicazione avvenuta (gli esperti dello stesso settore, infatti dovrebbero, prima della pubblicazione di un qualsiasi studio, giudicarlo ed esprimere il proprio parere: accettarlo del tutto, in maggioranza o in minor parte, altrimenti rigettarlo).
Per quanto riguarda il Golden Rice invece, è stato una buona idea e un buona invenzione, ma finora non è mai stato distribuito a causa di interessi economici che vanno ben oltre l’idea che sta dietro alla creazione di questo particolare riso.
Come scienziato, dunque, Pezzotti non esclude la possibilità che gli organismi geneticamente modificati possano far male in quanto la scienza è in continua evoluzione, gli studi procedono sempre e non si può avere la certezza totale nella scienza, ma fino ad oggi non ci sono mai stati dati che abbiano dimostrato la loro dannosità, di conseguenza si definisce favorevole al loro utilizzo e consumo.







OPINIONE PUBBLICA


In Italia in particolare, la conoscenza degli OGM è abbastanza scarsa e questo implica anche tanta paura nelle persone sul consumo degli alimenti geneticamente modificati. Il 48% della popolazione sa definire l’acronimo “OGM”, il 48% non ne conosce il significato e il 4% indica altri significati. Questi dati sono sconcertanti perché implicano che metà degli intervistati non conosce nemmeno l’accezione di OGM. In altre indagini è risultato che il 42% degli intervistati sa che tutte le piante contengono geni, il 42% non sa rispondere ed il 17% dà una risposta errata (i geni sono presenti solo nelle colture GM o sono presenti solo nelle colture non GM). Solo il 12% della popolazione si informa personalmente e singolarmente per avere informazioni sugli OGM cercando notizie soprattutto su internet, seguendo programmi televisivi dettagliati o acquistando riviste, il 33% non ne ha mai sentito parlare e il 55% ne ha sentito parlare in televisione o trae informazioni dai giornali ma non si informa personalmente per saperne di più. Per quanto riguarda il livello di informazione sulle leggi in vigore in Italia, un terzo degli intervistati crede che si possano coltivare piantagioni GM, un terzo non sa rispondere e un terzo dà una risposta corretta ovvero che sarebbe permesso dalla legislazione europea, ma che è vietato secondo la legislazione italiana.                                                     

Infine circa la metà degli intervistati (in particolare i laureati e i liberi professionisti) sostiene che siccome si possono vendere prodotti GM in Italia, allora si potrebbero anche coltivare solo comunque a condizione che non comportino danni per l’organismo umano, per l’ambiente e per gli animali. 
Le principali associazioni che si oppongono agli OGM sono: Greenpeace, il WWF, gruppi no global e coldiretti.
Si può concludere dicendo che molte persone non sono ben informate o hanno un’opinione confusa su cosa siano gli OGM.