“Il
metodo scientifico è sempre più lontano dalla società perché lo scienziato è
incapace di trasmettere con correttezza le sue conoscenze” afferma MarioPezzotti, docente di genetica agraria all’ Università di Verona, evidenziando l’importanza di comunicare attraverso termini sociali e non solo specialistici.
Ciò che crea problemi è il sistema di controllo, in quanto solo pochi e grandi
gruppi possono definire la salubrità di un prodotto GM a causa dell’ingente
somma necessaria per portare avanti gli esperimenti e per immetterlo sul
mercato (centinaia di milioni di euro). Bisogna continuare a operare nel
settore della produzione e lavorare seriamente per la scienza. Ci sono persone
che si fidano, esercitano per essa e accettano il giudizio dello scienziato:
finora, per quanto riguarda gli OGM, non ci sono mai stati problemi per la
salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente, ma occorre osservare con molta
profondità ogni dettaglio perché se fosse vero il contrario si dovrebbero prendere
provvedimenti immediati. La scienza ha l’obbligo di produrre una conoscenza
corretta, anche se non si può dimenticare l’incertezza dello scienziato, sempre
pronto a ricredersi con l’evolversi della ricerca. Se poi le persone
preferiscono non assumere questi alimenti perché trovano angosciante che ne
venga modificato il DNA o hanno paura che possa accadere qualcosa al proprio
organismo, si tratta di una posizione fideistica o comunque personale e quindi
indiscutibile.
Riferendosi
in particolare allo studio di Séralini, sottolinea il fatto che i pari non sono stati in grado di revisionare il manoscritto come avrebbe dovuto fare in modo da evidenziare tutte le criticità che sono state sollevate poi da molti scienziati a pubblicazione avvenuta (gli esperti dello
stesso settore, infatti dovrebbero, prima della pubblicazione di un qualsiasi
studio, giudicarlo ed esprimere il proprio parere: accettarlo del tutto, in
maggioranza o in minor parte, altrimenti rigettarlo).
Per
quanto riguarda il Golden Rice invece, è stato una buona idea e un buona invenzione,
ma finora non è mai stato distribuito a causa di interessi economici che vanno
ben oltre l’idea che sta dietro alla creazione di questo particolare riso.
Come
scienziato, dunque, Pezzotti non esclude la possibilità che gli organismi
geneticamente modificati possano far male in quanto la scienza è in continua
evoluzione, gli studi procedono sempre e non si può avere la certezza totale
nella scienza, ma fino ad oggi non ci sono mai stati dati che abbiano
dimostrato la loro dannosità, di conseguenza si definisce favorevole al loro utilizzo e
consumo.
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