I possibili
rischi ambientali per quanto riguarda le piantagioni geneticamente modificate,
comprendono lo sviluppo della resistenza delle piantagioni, danni a insetti
utili, la deriva genetica (ovvero il trasferimento dell’informazione genetica
tra specie simili) e la riduzione della biodiversità in quanto si avrebbe la
tendenza futura alla diffusione delle monocolture. Per quanto riguarda la
salute umana finora non si sono mai manifestati episodi di tossicità, né di differenze
a livello nutrizionale dei prodotti GM rispetto ai prodotti tradizionali, né di
trasferimento orizzontale di geni. Potrebbero esistere dei possibili rischi di
allergie, ma finora non sono mai stati riscontrati nemmeno nei Paesi in cui
questi prodotti, a cui è stato modificato il genoma, vengono consumati da anni
come per esempio gli Stati Uniti. I possibili benefici ambientali riguardano
invece un minor utilizzo di erbicidi e insetticidi e minor erosione del suolo,
mentre per quanto riguarda l’alimentazione umana, il principale obiettivo è
quello di creare cibi più economici, più sani e più nutrienti come piante con
amminoacidi essenziali, pomodori viola antiossidanti, patate con più proteine,
grassi insaturi nei vegetali, manioca senza cianuro e patate che producono
anticorpi.
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